Segnaliamo

 

 

P.A.V.

Paradosso azione vivida

Il P.A.V. o, come detto sopra, il paradosso azione vivida consiste, come suggerisce il nome stesso, in un processo di associazione e un paradosso convertendo così la staticità di un oggetto in un’azione che riusciremo a visualizzare come reale, vivida. Davanti ad un’associazione di questo genere il nostro subconscio resta scosso da questa situazione visualizzata e decisamente originale, al punto che se la ricorda molto più facilmente di altre vissute nel quotidiano. Questo fenomeno rende più semplice l’associazione a quel fatto di un elemento che dobbiamo ricordare. Come esposto sopra più riusciamo a coinvolgere i nostri sensi più sarà facile per noi associargli un’informazione da non perdere, per cui se riusciamo a visualizzare una situazione che coinvolga il maggior numero dei nostri sensi sarà sempre più facile ricordare una sequenza sempre maggiore di argomenti. Un esempio chiarirà ogni dubbio. Se dovessimo memorizzare la parola “autobotte” potremmo pensare ad un’auto costruita come una botte di vino con quattro ruote che ci sta davanti in autostrada: questo è il meccanismo. Seppur possa sembrare macchinoso con un minimo di esperienza ci si accorgerà quante più informazioni si riescono a conservare agendo in questo modo piuttosto che in altri personali e non sempre efficienti. L’importante è trasformare la staticità di un’autobotte in un’azione paradossale, più facile da ricordare, associata all’emozione di ilarità che ci può dare il pensare ad una botte con le ruote che sfreccia in autostrada.

Ecco la ricetta per un corretto P.A.V.:

Essere rigorosamente paradossali: le associazioni troppo logiche hanno presa minore, soprattutto nel medio lungo termine.

2. l’azione immaginata deve essere vivida ma non caotica. Un eccesso di azione rischierebbe di confondere, distogliendo l’attenzione dal paradosso che deve essere il nostro faro, la guida che ci accompagnadeve essere movimentata, ma non esageratamente.

3. Quando si utilizzano schedari mentali occorre saperli utilizzare alla perfezione per evitare errori di distrazione o confusione. Il processo parte dalla scheda all’associazione mentale e mai viceversa.

Utilizzare sempre oggetti inequivocabili: se occorre ricordare il bagno, che potrebbe essere confuso con il lavandino o altri oggetti contenuti in un bagno occorre ricordarlo particolare, di un colore mai visto, per esempio tutto in marmo nero con le maniglie e i rubinetti verdi fluorescente.

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