Immagazzinamento dei ricordi nell'encefalo

 A questo si sono adoperati per anni neuro psicologi e scienziati di ogni disciplina: il punto di partenza di queste ricerche è dato dall’analisi degli effetti dei traumi sul cervello e, in particolare, sulla memoria. Nei soggetti che hanno avuto un ictus che ha danneggiato una parte del cervello, per esempio, vengono a mancare solamente informazioni specifiche, ma non viene cancellata la memoria. Questo a dimostrazione che l’uomo non è un personal computer nel quale la memoria è tutta concentrata nell’ Hard Disk. Ogni informazione memorizzata è trattenuta e smistata su varie cellule della memoria. La mancanza di parti della stessa può non consentirci una ricostruzione ottimale dei dettagli, ma le tracce delle informazioni sono chiaramente individuabili, consentendo una ricomposizione del discorso, seppur sfocata, a tratti.

Altrettanto vero è che bastano pochi appigli per riuscire a ricordare un oggetto complesso, mediante processi a cascata che vedremo in seguito.

L’encefalo in altre parole memorizza mediante associazioni, ricostruendo un’immagine rappresentativa che viene richiamata anche in assenza di dettagli importanti che spesso vengono aggiunti focalizzando l’immagine che ci aveva consentito la memorizzazione per associazione visiva.