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L'oblìo

Quando non riusciamo a ricordare un’informazione, quella che normalmente sta sulla punta della lingua, si è verificato un errore di trasferimento dalla MBT a quella a lungo termine.

 

La stessa cosa accade quando non vogliamo ricordare: in questa fattispecie il ricordo è presente ma mancano i riferimenti necessari a ricostruire il fatto nella sua completezza. In questo secondo caso tuttavia interviene l’inconscio che ci evita determinati ricordi emozionali per prevenirci ansia, stress o sensazioni di colpa. Per questi ultimi ricordi però può succedere che il verificarsi di determinate situazioni, anche molti anni dopo, possano evocare esattamente quegli elementi che fanno riaffiorare il ricordo, mediante le corrette associazioni.

L'oblio molte volte viene visto come negativo, soprattutto quando quello che ci siamo dimenticati ci costa tempo e denaro! Tuttavia di per sé non è un fenomeno negativo in quanto, senza la possibilità di dimenticare, svanirebbe la capacità di nuove acquisizioni. Il continuo trattamento dei dati dei ricettori sensoriali e l'attività del pensiero renderebbero talmente ingombra la coscienza di immagini inutili, capaci di rendere piatta tutta la vita psichica del soggetto saturo. Ecco perché l'oblio attenua o cancella del tutto quello che non serve o non è più adatto per l'azione. I problemi sopraggiungono quando l'oblio cancella anche le esperienze utili.

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