Fisiologia della memoria
I più recenti studi hanno determinato l’esistenza di tre aree di memoria con diversa struttura e funzionamento.
Le informazioni provenienti dall’esterno mediante stimoli sensoriali vengono filtrati dalla memoria sensitiva che trattiene solamente una piccola percentuale delle informazioni, per farle fluire verso la memoria a breve termine e stipare le più importanti in quella a lungo termine. Vediamo il processo nei dettagli, analizzando i tre differenti tipi di memoria presenti nell’essere umano.
La memoria sensitiva riceve direttamente stimoli dall’esterno: è dunque il primo filtro alla memorizzazione. Le informazioni ricevute soggiornano solamente pochi secondi nella memoria sensitiva e di tutte quelle in ingresso ne vengono scartate il 75%. Delle informazioni restanti solamente l’1% viene selezionato come degno di passare all’analisi e alla memorizzazione della memoria primaria, contenuta dall’ippocampo e costituente un deposito limitato del cervello. L’encefalo è in grado di registrare quanto appreso, associandolo verbalmente alle esperienze e alle informazioni precedenti. All’aumentare delle associazioni e della capacità di eseguirle volontariamente e maggiore sarà il successo di ricordare informazioni nel lungo termine.
Scopo di questa parte del testo è preparare l’apprendista all’esercizio: lo sviluppo della memoria infatti si otterrà tanto più in fretta quanta più esperienza pratica si potrà/vorrà svolgere. Conoscendo i processi dell’apprendimento e della memorizzazione risulterà più chiara la direzione da intraprendere al fine di ottenere risultati veloci e tangibili.
Le informazioni arrivate con successo alla memoria a breve termine hanno da pochi secondi a qualche minuto di tempo per procedere verso la memoria a lungo termine. Il passaggio da un’allocazione all’altra è pressoché automatico e inconscio, basato sulle nostre abitudini e capacità di memorizzazione personali: tuttavia è un processo delicato in quanto le informazioni perse, quelle cioè che non hanno avuto modo di passare all’allocazione a lungo termine, risulteranno irrecuperabili, se non mediante un ulteriore stimolo. Vedremo ora in quale parte del cervello avviene questo sofisticato meccanismo di passaggio delle informazioni da una memoria all’altra.