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Vulvodinia

Condizione vulvare consistente in dolore, senso di bruciatura e fastidio che interferisce con la qualità della vita.

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La vulvodinia è una condizione vulvare consistente in dolore, senso di bruciatura e fastidio che interferisce con la qualità della vita. Non è presente alcuna lesione fisica riconoscibile, a parte l’arrossamento del vestibolo. La causa può essere attribuita ad un trauma, ma in molti altri casi l’origine è sconosciuta.

Vulvodinia localizzata / vestibolite vulvare 

La condizione è diagnosticata per esclusione ed altri problemi vulvovaginali dovrebbero venire esclusi. Vanno considerate infezioni quali la candidosi e la vaginite batterica. Il dolore può essere generalizzato o localizzato nella regione vulvare. Se localizzata, la vulvodinia nella regione vestibolare è chiamata vestibolite vulvare ed anche vestibolodinia. Il dolore della Vulvodinia può estendersi al clitoride; questa condizione è chiamata Clitorodinia. Non è chiaro se queste condizioni sono manifestazioni della stessa malattia, poiché la diagnosi è la stessa, ma la causa è sconosciuta. Il dolore può essere provocato dal contatto con un oggetto, come nel caso della vestibolite vulvare, o può essere costante.

Possibili cause 

Si stanno investigando varie possibili cause e trattamenti. Tra le possibili cause, vi sono: allergia, sensibilità a sostanze chimiche o organismi che si possono trovare nell’ambiente, malattia autoimmunitaria, simili al lupus erythematosus, tensione cronica o spasmi dei muscoli dell’area vulvare, infezione, ferite, sensibilità chimica e neuropatia. Alcuni casi sembrano effetti negativi di chirurgia genitale, come la labiectomia.

Diagnosi

La diagnosi è basata sul dolore percepito dalla paziente, con riscontri fisici normali, e sull’assenza di cause identificabili per diagnosi differenziali. Viene usato un “test del cotton-fioc” per delineare le aree di dolore e categorizzare la loro severità. I pazienti spesso descrivono il tocco del cotton-fioc come estremamente doloroso, come l’attrito di un coltello.
Molte pazienti visiteranno molti dottori prima che venga fatta una corretta diagnosi. Molti ginecologi non hanno familiarità con la condizione, ma la consapevolezza si sta diffondendo col tempo. Inoltre le pazienti spesso esitano a cercare cure per il dolore vulvare cronico, specialmente perché molte donne iniziano a sentire i sintomi quando diventano sessualmente attive. Inoltre, l’assenza di sintomi visibili significa che, prima di essere diagnosticate, viene detto a molte pazienti che il dolore è di origine psicogena (“nella loro testa”).

Diagnosi differenziale

  1. Infezioni: candidiasis, herpes, HPV
  2. Infiammazione: lichen planus
  3. Neoplasma: Morbo di Paget, Carcinoma vulvare
  4. Disordine neurologico: nevralgia

Trattamento

Non vi è un approccio uniforme al trattamento, e numerosi trattamenti proposti sono basati principalmente sull’esperienza empirica e su opinioni. Il trattamento è spesso molto diverso da medico a medico e molti pazienti dovranno cambiare trattamento quando i tentativi primari falliscono. I trattamenti includono:

  1. Misure di cura vulvare: mutandine di cotone, non sintetiche; evitare gli irritanti vulvari (lavande, shampoo, profumi, detergenti); lavaggio solo con acqua (senza sapone); assorbenti esterni di cotone; lubrificazione nei rapporti sessuali; asciugamento della vulva dopo la minzione.
  2. Medicazioni: farmaci topicali, orali, e iniettabili che includono anestetici, estrogeni, antidepressivi triciclici coadiuvati in forma topica o sistemica, steroidi locali.
  3. Dieta: dieta povera di ossalati (per la Vulvodinia associata ai calcoli di ossalato).
  4. Biofeedback e terapia fisica: i terapeuti fisici esercitano fisicamente i muscoli da dentro la vagina. Il vestibolo può essere esercitato massaggiando l’area nel corso del tempo. Possono essere incorporati anche esercizi di stretching.
  5. Chirurgia: vestibolectomia. Durante una vestibolectomia, le fibre innervate vengono escisse. Può essere effettuata un'estensione vaginale, con cui il tessuto vaginale viene tirato avanti e cucito al posto della pelle rimossa. Il tasso di successo di una vestibolectomia varia da un minimo di 60% (Stewart, 2002) ad un massimo di 93% (Goldstein et al., 2006) [1]. Ci sono più di 20 studi che indicano un tasso di successo superiore all’80% (Goldstein, online). La vestibolectomia viene impiegata quando altre terapie falliscono. La sua validità è stata riscontrata nel 60-72% degli interventi [2].
  6. Sesso: le pazienti sono spesso incoraggiate ad esplorare attività sessuali diverse dal coito, il che è spesso fonte di dolore. Comunque, il sesso orale sarà spesso meno doloroso. Le pazienti possono cercare l’assistenza di un terapeuta sessuale, medico o psicologo.

La vulvodinia nei media

Nel secondo episodio della quarta stagione di Sex and the City, a Charlotte viene diagnosticata la Vulvodinia, e le vengono prescritti degli antidepressivi. Questo episodio è stato molto criticato, in particolare della National Vulvodinia Association, che ha obiettato alla descrizione della condizione come minore, secondaria. Susanna Kaysen, nota per il suo romanzo, La ragazza interrotta, ed il suo adattamento cinematografico, ha anche pubblicato "Io e lei" [3], un romanzo che parla della sua esperienza con la Vulvodinia ed i suoi sintomi debilitanti.

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